Cari Soci, e membri del Consiglio Direttivo della SIdA, cari amici,
vorrei commentare brevemente l’anno appena trascorso e gettare uno sguardo programmatico per il 2022. Vorrei parafrasare, anzi utilizzare, parole di Lucio Dalla dalla canzone “L’anno che verrà”, che calzano bene alla nostra situazione:
Caro amico, ti scrivo, così mi distraggo un po’
E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò
Da quando sei partito c’è una grande novità
L’anno vecchio è finito, ormai
Ma qualcosa ancora qui non va
La campagna Soci, come l’abbiamo impostata, non ha purtroppo portato i risultati auspicati. L’invito di saldare ai colleghi in ritardo con il versamento delle quote annuali SIdA da due o più anni è caduto nel vuoto. Il prossimo passo sarà inevitabilmente quello, doloroso ma necessario in ossequio al dettato statutario della Società, di procedere alla cancellazione di coloro che non hanno mostrato di capire l’importanza di appartenere a una Società che rappresenta la scienza ortopedica nel campo dell’articolazione che è protagonista dell’intervento del secolo, per numero e qualità dei risultati, cioè la protesi d’anca.
E senza grandi disturbi qualcuno sparirà
Saranno forse i troppo furbi
Il lato certamente positivo è stato il Congresso Nazionale tenutosi a Brescia lo scorso ottobre. Possiamo dire che la formula di accettare gli abstracts meritevoli per la presentazione orale nel programma ufficiale, ha condizionato la partecipazione attiva di giovani ortopedici appartenenti alle diverse realtà ospedaliere e universitarie da tutta Italia. La giornata dedicata agli Specializzandi in Ortopedia e Traumatologia ha evidenziato, per la qualità dei lavori presentati, una realtà di applicazione scientifica e clinica di grande valore. Infine, l’inserimento di ingegneri di diverse compagnie ortopediche nel programma, ha permesso la divulgazione di idee e concetti che sono abitualmente relegati in simposi satelliti monotematici. Il successo economico del Congresso è un’ulteriore prova della sua buona riuscita e della attrattività della SIdA verso le aziende del settore.
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
Porterà una trasformazione
E tutti quanti stiamo già aspettando
Cosa ci aspettiamo dal prossimo anno? Vedo nell’attività dei Comitati il “boosting” (non in senso vaccinale) necessario per la produzione scientifica e di documenti che caratterizzino la nostra Società, e ne facciano veramente la leader nella materia di nostra competenza, l’anca, che molto spesso vede invasioni di campo da parte di altre Società scientifiche. Le invasioni ben vengano, se sono concordate e sotto il patrocinio della SIdA, e con il benestare di SIOT, la nostra Società madre: in campo scientifico gelosia e veti non portano a niente, ma il progresso deve comunque seguire regole di rispetto dei ruoli e di comportamento cui non si può derogare.
Vedo nell’attività regionale, implementabile grazie al progresso delle comunicazioni per piattaforme web se non ci sarà possibile incontrarci di persona, un altro punto fondamentale. In questa direzione, stiamo lavorando con Compagnie ortopediche per svolgere un lavoro scientifico su alcuni argomenti (cementazione, robotica) di importanza attuale e futura.
Questa Società deve crescere di importanza scientifica, ma questo passo avviene solo se ciascuno di noi è convinto dell’obiettivo, e partecipa attivamente per il suo raggiungimento.
Vorrei concludere questo mio messaggio, con parole stavolta diverse da quelle di Lucio Dalla (“L’anno che sta arrivando tra un anno passerà, io mi sto preparando, è questa la novità”): l’anno che verrà non passerà invano.
E con questo auguro a tutti i Soci, membri del CD e amici, un anno proficuo di lavoro e successo, personale e per la SIdA.